La cometa Siding Spring si è avvicinata a Marte ad una velocità incredibile e soprattutto imprevedibile, come ci si può aspettare da questi corpi primitivi provenienti dalla Nube di Oort.
In sole 5 ore la distanza fra Marte e la cometa è diminuita da 7,4 milioni a 6,7 di milioni Km.
Sulla sonda della NASA MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) lo scorso 16 ottobre è iniziata una sequenza di bordo speciale durata alcuni giorni che ha eseguito particolari osservazioni della Siding Spring a intervalli di ore con la camera HiRise.
HiRise lavora a scansione ed a causa di questo motivo l'intera sonda deve essere ruotata per fare le corrette scansioni in una direzione che è completamente diversa dall'assetto nominale di volo.
MRO ha eseguito scansioni anche con il CRISM (Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars Compact) che ha acquisito la prima immagine appena 11 minuti prima del massimo avvicinamento al pianeta, quando la cometa Siding Spring si trovava a 141.000 chilometri di distanza (una distanza molto minore di quella tra Terra e Luna).
La seconda foto è stata acquisita 37 minuti più tardi quando Siding Spring, che stava viaggiando a 55 chilometri al secondo, aveva già attraversato un terzo del cielo marziano. Queste immagini mostrano la parte interna della nuvola di polveri più vicina al nucleo che, tuttavia, considerate le modeste dimensioni (circa 1 km di diametro), non è stato risolto dalla fotocamera.
Anche SHARAD (uno degli strumenti essenziali a bordo della sonda MRO) ha eseguito una serie di 128 osservazioni iniziate giorni prima e volte a stabilire se il passaggio della cometa produrrà variazioni nello stato della debole ionosfera di Marte. In questo modo verranno recuperate sequenze di osservazioni differenti. In queste sequenze speciali ci sono anche le manovre di mitigazione di rischio da impatto di particelle di polvere che orienteranno MRO in modo tale da assicurare il minor danno possibile del momento di massimo flusso di polveri cometarie.
Oltre ad MRO e MAVEN, hanno partecipato all'osservazione della cometa le sonde Odissey sempre della NASA e la Mars Express dell'Agenzia Spaziale Europea in orbita intorno al pianeta rosso che hanno ripreso immagini e informazioni durante quasi tutte le fasi di avvicinamento e allontanamento. Le tre sonde americane, spiega la Nasa '' fortunatamente non hanno subito danni dal passaggio della cometa Siding Spring''. Si temeva infatti che le polveri della cometa potessero collidere con le sonde.
Per ridurre ogni rischio durante il massimo avvicinamento, avvenuto alle 20,27 del 16 ottobre ora italiana, le sonde sono state messe per oltre un'ora in 'posizione di difesa', dalla parte opposta alla cometa utilizzando cosi il pianeta come scudo.
Fonte: Rivista GEOMedia
0 commenti:
Posta un commento