Forse non tutti lo sanno, ma anche la Russia ha una propria Stonehenge. Nell'estate del 2003 infatti è stata scoperta una struttura megalitica di 4.000 anni fa nel sito di Spasskaya Luka, appartenente alla regione di Ryazan nella Russia centrale. Questa struttura, che gli archeologi ritengono sia stata costruita come santuario, si trova su una collina che sovrasta la confluenza dei fiumi Oka e Pron. L'area circostante è sempre stata vista come una specie di "enciclopedia archeologica", un caleidoscopio di culture che vanno dal Paleolitico Superiore al Medio Evo.
"Se esaminiamo la mappa di questo sito archeologico, vediamo un cerchio di 7 metri di diametro contrassegnato da pilastri spessi mezzo metro e posti alla stessa distanza l'uno dall'altro" ha spiegato il capo della spedizione Ilya Akhmedov, che lavora per il Dipartimento Storico per la Storia ed i Monumenti Archeologici del Museo di Mosca. "Vi è un grande spazio rettangolare ed un pilastro nel centro del cerchio. I pilastri di legno ovviamente non sono sopravvissuti, ma i grandi fori dove una volta erano piantati possono essere visti chiaramente. Lungo i bordi del sito vi sono altri due fori. Originariamente potrebbero anche essere stati quattro, ma la riva del fiume è stata parzialmente distrutta da una frana danneggiando così una parte del sito".
Un altro foro con un pilastro è stato portato alla luce diversi metri ad est del sito. E ne esiste anche uno a sud, che è stato scoperto tre anni fa. "Con ogni probabilità, c'è una seconda fila di colonne che circondano il santuario, ad una decina di metri di distanza," ha detto Akhmedov.
Le due coppie di pilastri formano un passaggio, che, se osservato dal centro, offre in estate una spettacolare visione del tramonto. Un altro pilone, dietro il recinto circolare, indica dove sorge il sole. La struttura del monumento ha portato gli studiosi ad avanzare l'ipotesi circa il suo scopo astronomico. Gli oggetti rinvenuti nel sito devono essere stati costruiti invece con uno scopo religioso.
Le dimensioni dei fori variano da 44x46 cm a 75x56 cm. In uno dei fori centrali è stato trovato un piccolo vaso di ceramica. E' finemente decorato con zig-zag, che ricordano i raggi del sole, e con linee arricciate, che simboleggiano l'acqua. Gli archeologi specializzati nell´Età del Bronzo, hanno riconosciuto i manufatti come risalenti al "loro periodo". Visivamente, ricordano oggetti prodotti dalle tribù eurasiatiche meridionali.
Frammenti di ossa lunghe e denti sono stati estratti da uno dei fori all'esterno del santuario. Si ritiene che siano i resti di un sacrificio, ma non si può neppure escludere l'ipotesi che questi ampi fori fossero utilizzati come luogo di sepoltura. Uno strato di decadimento organico è stato scoperto sul fondo del foro centrale; gli archeologi hanno giustificato la decomposizione delle ossa con alcune peculiari proprietà del terreno locale. I resti trovati potrebbero essere appartenuti ad un capo tribù santificato in modo postumo.
Gli antichi santuari spesso sono situati accanto a luoghi di sepoltura. Ciò è attribuibile alla concezione pagana della morte come punto di passaggio verso l'aldilà. Nell'antico folklore non solo la vita della natura era considerata un ciclo, ma anche la vita umana. I culti lunari e solari erano legati al culto della fertilità ed indicavano il legame mitologico tra vita e morte. Infatti a Stonehenge e ad Avebury, che sono i più famosi santuari d'Europa con forma circolare vi sono numerose tombe. L'idea stessa della struttura circolare risale ad antiche leggende sulla Creazione. Il cerchio, una forma geometrica magica in quanto priva di inizio o fine, era considerato simbolo di eternità ed infinito.
Vi è più di un cimitero nel sito di Spasskya Luka. Tribù Finno-Ugariche arrivarono qui nel corso di un periodo conosciuto come Grande Re-insediamento. E' interessante notare che nessuna delle loro tombe si sovrappose mai all'antico osservatorio; un fatto che suggerisce che dovessero conoscere il significato sacrale della struttura.
L'antico santuario di Ryazan è un monumento unico nel suo genere. Monumenti simili sono stati trovati nel sud delle steppe russe, e nella tundra trans-Uraliana, ma non sono così rappresentativi e presentano pochi manufatti archeologici.
I santuari con i pilastri cominciarono a diffondersi in Europa alla fine del I millennio d.C. Alcuni esemplari sono stati dissotterrati nella Repubblica Ceca ed in Slovacchia.
"Non vi può essere alcuna parentela tra i gruppi etnici che eressero Stonehenge e l´osservatorio di Ryazan" sostiene Akhmedov. "Quest'ultimo indica chiaramente una certa influenza da parte di popolazioni migranti dal sud-est delle steppe eurasiatiche."
Fonte: Ria Novosti
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